Le origini del Vin Santo
Il Vin Santo è un tipico vino da dessert, uno dei pochissimi tra l’altro, che viene prodotto in diverse regioni d’Italia some l’Umbria, l’Emilia Romagna e persino Veneto e Trentino. Ma il vin Santo per eccellenza è, ovviamente toscano.
Qua, si narra che sia stato vinificato il primo vin santo, e le sue origini si perdono tra il mito e la leggenda, a partire dalla genesi del nome. Il Vin Santo fa parte dei vini chiamati Passito, ovvero quei vini che vengono vinificati attraverso un processo di appassimento delle uve per aumentarne la percentuale di zucchero e quindi di alcol.
Perchè si chiama vin santo?
Le leggende sul Vin Santo e il suo nome sono molte e affascinanti. Una vuole che questo vino, durante l’epidemia di peste, venisse considerato santo, perchè aiutasse a guarire dalla malattia. Un’altra leggenda vuole che il nome Santo venne affibiato a questo vino per l’erratainterpretazione dell’esclamazione di un vescovo greco, che, dopo aver assaggiato il vino esclamò ‘Xantos’ ovvero Santorini, l’isola greca che produce un vino passito simile.
Un’altra versione sostiene che il vescovo abbia esclamato vin Xanatos, ovvero giallo, ma fatto sta che gli astanti avrebbero capito “santo” attribuendoli questo nome. Molto probabilmente, tuttavia, il nome deriva da secoli di utilizzo durante le messe.
Vin Santo toscano, dalle origini ad oggi
l Vin Santo prodotto oggi è molto differente da quello che veniva vinificato un tempo. Una volta si usava lasciare fermentare il Vin Santo nei sottotetti, esposti al caldo estivo, in botti di castagno.
Oggi, la cosiddetta Vinsantaia è stata abbandonata a favore di locali ventilati, dove è possibile stagionare il vino a temperature più fresche. Anche le botti (Caratelli) tradizionali sono state abbandonate per il rovere, anche se le loro dimensioni sono rimaste le stesse.
La qualità di questo vino viene però salvaguardata dalla DOC (denominazione di origine controllata) e dal disciplinare che stabilisce regole e modalità per la vinificazione di questo vino da dessert. I disciplinari stabiliscono i vitigni da utilizzare, la densità e la resa massima.
In toscana troviamo principalmente quattro tipologie di Vin Santo DOC: quello prodotto Carmignano, Chianti Classico (quello con la resa più bassa) Montepulciano e Chianti.
Il Vin Santo a tavola
Il Vin Santo è un vino da dessert, e il suo abbinamento classico è con i cantuccini toscani, i tipici biscotti di pasta friabile e mandorle, che devono essere bagnati nel bicchiere, meglio inzuppati per lasciarli ammorbidire e gustare. Ma il Vin Santo è ottimo anche con i ricciarelli senesi e in generale tutta la pasticceria secca toscana. Da provare anche con il dolce tipico, il Buccellato, una torta fatta con pasta di pane, uvetta e semi di anice.
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