La consulenza legale è l’acquisizione da parte di un soggetto interessato, privo di conoscenze legali, ad acquisire pareri e consigli legali su determinati argomenti. È un’attività molto importante per il cliente, che riesce con l’aiuto del legale, a risolvere tematiche su questioni di diritto.
La consulenza legale da parte di un operatore del diritto consiste nel:
- Capire i casi che si presentano inserendoli nella fattispecie legale prevista dal legislatore.
- Individua le norme da applicare al caso concreto.
- Ricerca sentenze e precedenti giurisprudenziali in materia come sentenze su questioni analoghe, prospettando al cliente un quadro più preciso in materia.
- Studia e trova le possibili soluzioni del caso, il legale spiega al cliente le possibili soluzioni applicabili al caso concreto.
In altre parole la finalità di una consulenza legale è quella di offrire chiarimenti su una determinata questione giuridica e prospettare le soluzioni per la risoluzione del problema legale.
Quando può essere richiesta
La consulenza legale è richiesta prima di ricorrere al Tribunale per instaurare una causa; in effetti la consulenza dovrebbe servire proprio a evitarla. Quindi la consulenza è un’attività che è ammessa prima di quella giudiziale proprio perché il cliente sia consapevole della scelta di iniziare una causa o ricercare altre soluzioni bonarie.
La consulenza legale è anche richiesta solo per acquisire informazioni e chiarimenti su determinate problematiche giuridiche.
L’attività di consulenza è perciò definita come attività stragiudiziale, cioè che viene svolta al di fuori del tribunale. L’attività giudiziale, al contrario, si svolge all’interno del tribunale, al cospetto dei giudici della una controversia che sarà definita con una sentenza.
Tra i due tipi di attività, stragiudiziale e giudiziale, la differenza consiste nel fatto che, l’attività giudiziale è esercitata solo da avvocati iscritti all’Albo, mentre l’attività stragiudiziale può essere svolta anche da altri soggetti non necessariamente abilitati, ed essere esercitata da chiunque abbia le opportune conoscenze giuridiche.
Consulente legale, può quindi essere un esperto giurista, un laureato in Giurisprudenza o un praticante avvocato abilitato al patrocinio.
In tutti i casi per essere e diventare consulente legale occorre la Laurea in Giurisprudenza.
L’attività di consulenza legale può essere eseguita sia in proprio sia alle dipendenze di amministrazioni pubbliche o di imprese e aziende private.
Consulenza legale e Sindacato
Con particolare riferimento alla categoria dei medici veterinari, i sindacati della categoria offrono ai propri iscritti il servizio di consulenza legale avvalendosi di esperti avvocati e specialisti in materia di legislazione veterinaria.
Usufruire di una consulenza legale gratuita e altamente qualificata è un’opportunità molto sentita e ben accetta e il confronto con avvocati esperti del settore, costituisce un valido aiuto per meglio comprendere le norme e le responsabilità, civili, penali, amministrative, che regolamentano oggi la professione veterinaria.
Il sindacato SIVeLP, in quest’ottica dispone di un servizio gratuito di consulenza legale a cui tutti gli iscritti possono accedere per la risoluzione di problematiche inerenti l’ambito professionale.
Il servizio si attiva inviando al SIVeLP, per mezzo posta, o fax o e-mail, la descrizione minuziosa del problema contingente, insieme al nominativo, al numero di iscrizione al SIVeLP e i recapiti ove indirizzare la risposta. Il soggetto interessato sosterà gli oneri per le eventuali azioni legali future necessarie agli sviluppi della pratica. In tale ambito il sindacato ha sottoscritto una polizza assicurativa di Tutela Giudiziaria a cui gli iscritti possono aderire.