Le langhe, il nebbiolo e il Barbaresco

Le langhe, il nebbiolo e il Barbaresco

Il Barbaresco è uno dei grandi vini del Piemonte.

Veniva chiamato, storicamente Nebbiolo di Barbaresco, come il Nebbiolo, ovvero l’uva da cui si ricava.

Fu il vino preferito dal generale austriaco Melas che, alla fine del 1700, brindò alla sconfitta dei francesi proprio con questo sontuoso vino.

Bisognerà, però, aspettare la metà dell’Ottocento per vedere il Barbaresco come vino peculiare e prodotto con questo nome.

Il Barbaresco è un vino dalle note fruttate, morbido e piacevole alla bevuta.

Può essere bevuto come vino da meditazione, o accompagnato ai grandi classici della cucina piemontese.

Barbaresco: il suolo, il clima e il nebbiolo

Questo rosso, aristocratico e ricco, ha ottenuto la DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) nel 1980.

I suoi vigneti sono situati nelle Langhe, costeggiati dal fiume Tanaro e vengono coltivati fino al confine con nord-est di Alba e ancora fino ai comuni di Barbaresco, Neive e Treiso, San Rocco e Seno D’elvio.

La varietà vinicola coltivata è il Nebbiolo, anche se troviamo in questa zone, vigne coltivate a Dolcetto e Barbera.

La peculiarità del suolo fa crescere le viti in un terreno caratterizzato da marne ricche di calcare.

Questi suoli sono molto simili a quelli del Barolo e della La Morra, a 200-400 sul livello del mare su colline dalle pendici decisamente ripide.

Le vigne sono esposte generalmente a sud, per godere di una piena esposizione.

Barolo e Barbaresco: analogie e differenze

Per i neofiti del vino Barolo e il Barbaresco sono vini gemelli, perchè composti al 100% da uva Nebbiolo e soprattutto, perché condividono la fama di migliori vini al mondo.

Eppure, ci sono sostanziali differenze tra questi due nobili vini rossi.

Il clima dove cresce il Barbaresco può essere considerato quasi marittimo, infatti la zona destinata alla coltivazione di questo vino è più calda, più secca e abbastanza mite, al contrario di quella in cui cresce il Barolo.

Queste uve tendono a maturare prima di quelle del Barolo così da rendere i vini meno tannici e quindi anche più bevibili già in età precoce.

Tuttavia, il Barbaresco è comunque un vino perfetto per l’invecchiamento, che ne esalta acidità e tannini.

Il Barbaresco si caratterizza per i suoi sapori ricchi e speziati e per la sua dolcezza.

I suoi profumi eterei lo fanno preferire spesso al suo vicino di casa, il Barolo, per eleganza e raffinatezza.

Il Barolo è un vino che presenta una gradazione alcolica superiore ai 12,5% e viene invecchiato almeno due anni, uno dei quali trascorso in botti di legno.

Le bottiglie “Riserva” invecchiano per quattro anni, di cui almeno uno, sempre in botti legno.

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